Scoprirsi fragili e poi fortissime, nella capacità di raccontare e raccontarsi per aiutare gli altri. Infrangere lo stigma della salute mentale e riportare alla luce il proprio nucleo profondo non è cosa facile, ma poiché siamo tutti fatti della stessa materia di cui sono fatte le storie, ecco che quella di Gaia Rayneri parla a ognuna e ognuno di noi.
Da un disturbo borderline di personalità diagnosticato in giovane età alla consapevolezza che “se superiamo le nostre ferite, la vita ha una fonte inesauribile d’amore da offrirci: quella può diventare la nostra nuova fonte di felicità permanente”.
E cosa c’è di più rivoluzionario, oggi, che guardare al futuro con speranza?
In collaborazione con il Festival LEI