Pazza Idea apre la sua "Officina Futuro" a scuola

Pazza Idea 2022 va a scuola e ci va con i suoi strumenti migliori per affrontare il futuro: i libri. 

In questo percorso didattico-formativo all’interno dell’Officina Futuro, l’Associazione Luna Scarlatta, promotrice di Pazza Idea da 11 anni, tira fuori l’asso nella manica e si affida alle mille e una risorse di Claudia Pupillo, incantatrice di ragazzi e ragazze, bambini e bambine di ogni età.

Sono stati molteplici gli incontri durante tutto il 2022, partendo dalla primavera e toccando tutte le stagioni; tantissime le scuole visitate: primarie, secondarie di primo e secondo grado, centinaia di piccoli progettisti del futuro che insieme a Claudia Pupillo hanno raccolto dal passato, letto il presente e immaginato insieme un futuro possibile, o anche più di uno…

Si chiude questo ricco anno, pieno di soddisfazioni, con gli ultimi incontri di novembre e dicembre.
Quattro gli incontri che si sono svolti presso il Liceo Artistico Foiso Fois di Cagliari con grande partecipazione ed entusiasmo.

Com’è andata? Ce lo dice direttamente Pupillo.

“Alle superiori sono accolta spesso da sguardi sospettosi. Quando sanno che porterai dei libri da leggere, la maggior parte delle ragazze e dei ragazzi aspettano con volti spaventati o annoiati all’idea di dover ascoltare o subire qualche reprimenda sul fatto che non leggono o non leggono abbastanza. Ho deciso allora, per questi incontri, di armarmi letteralmente di libri, di pezzi e scritture che non tradiscono. Che bucano il bla bla, che rompono il rumore, che portano al silenzio, all’ascolto vero, autentico, in modo naturale, e che mettono spalle al muro. Allora e solo allora, quando si trovano le pagine giuste, si sente il respiro di chi ascolta, il silenzio dei corpi, vicini, stretti, in cerchio, che si guardano, l’un l’altra, liberi, le difese abbassate. Allora lì, qualcosa sta accadendo. E forse desiderano addirittura che si continui.

Che vittorie!”

(tra i libri letti: I’m every Woman di Liv Stromquist, Fandango, 2019)

L’Officina Futuro si è poi spostata al Nuovo Collegio della Missione.

Dapprima alla Scuola Secondaria di primo grado, dove si sono svolti due incontri speciali: gruppi numerosi di ragazzi e ragazze si sono apertә a uno scambio davvero ricco di osservazioni e di riflessioni a partire da un libro, frizzante, ironico, straziante e allegro, che racconta la storia di un ragazzo di dodici anni alle prese con uno strabismo, e che si trova ad affrontare problemi di bullismo, di isolamento e di difficoltà di socializzazione. 

Facile avvicinare ragazzi e ragazze con libri così. Non pare vero!

(La mia vita dorata da re, Jenny Jägerfeld, Iperborea, 2021)

Sempre al Nuovo Collegio della Missione, ha avuto luogo un altro incontro con la Scuola Primaria. Ancora una volta, Pupillo è munita dell’albo La grande domanda di Wolf Erlbruch. “È un albo magico, delicato, semplice, che prepara alla complessità, con una stupefacente sintesi tra immagini e parole. Bambini e bambine si sono appassionati, eccome se si sono appassionati! Quanta voglia di esplorare altri mondi, di entrare in un viaggio insieme. Perché la lettura condivisa ha questo di buono, che anche chi non è interessato ai libri si sorprende e si ritrova quasi suo malgrado a partecipare”. E noi non possiamo che esserne felici!

Gli ultimi due incontri di questo vero e proprio viaggio attraverso le scuole hanno avuto luogo alla Scuola Primaria di Su Planu, in collaborazione con l’Associazione culturale Teatro Botanico per il progetto “Tornare al cuore”. Ed essendo gli incontri a ridosso del Natale, per loro è stato scelto uno dei libri più belli sul Natale – così suggerisce Claudia Pupillo – Troppi Guanti, che si trova all’interno della raccolta Fiabe d’Inverno (Taschen). La storia, magnifica, scritta e illustrata nel 1958 da due coniugi, Florence e Louis Slobodkin, lui che illustra, lei che scrive, racconta di un continuo andirivieni di guanti persi e ritrovati, nel bianco paesaggio innevato del Michigan. E non è altro che la metafora del dono e in un certo senso, inevitabilmente, traccia per parlare del senso del Natale, trattandosi di guanti rossi.

Si parte dalla lettura, si continua con la discussione, il disegno, per arrivare al vero senso del dono, dello scambio disinteressato, della felicità del dare, e del senso originario del Natale. 

Sempre, prima di iniziare, chiedo a tutti: chi ama i libri e chi no? E spesso il motivo per cui non li si ama è, a detta loro, perché si annoiano a leggere. Eppure, poi, sono proprio i più disinteressati a stupirsi. Sarà perché la condivisione genera altro, perché il piacere di essere insieme a riflettere e a sentire/ascoltare un libro attiva qualcosa di nuovo, sarà perché i libri che porto loro sono di indubbia qualità, ma quanto è bello dopo sentire che avrebbero desiderio che tu leggessi ancora e ancora, e quanto è meraviglioso sentirsi dire “quando ritornerai?” – così chiude soddisfatta Claudia Pupillo.

L’officina Futuro di questa undicesima edizione del Festival Pazza Idea non ha fatto altro che seminare, nella speranza che il raccolto sia ricco. 

Nutriamo molte speranze e grandi aspettative, perché le giovani generazioni sanno ascoltare, a dispetto di quanto si creda, e questo è il primo passo per credere in un futuro, coltivarlo e vederlo fiorire tutti e tutte insieme.

Tantissime le persone da ringraziare con le quali è stato meraviglioso collaborare: dirigenti, professori e professoresse, maestri e maestre, collaboratori e collaboratrici a vario titolo. Le scuole sono un presidio culturale e di condivisione, proprio perché persone come loro lo rendono possibile.

Ci congediamo da questo 2022, augurandoci e augurandovi che sia un 2023 pieno di libri, di letture, di condivisione, di ascolto…

Ciao #pazzaidea22, in attesa di #pazzaidea23